E tu, scriveresti un libro su commissione?
In generale chi scrive vuole raccontare la propria storia. L’ho detto chiaramente nel precedente post; tuttavia mi sono sempre chiesto se uno scrittore potrebbe mai scrivere un libro su commissione.
Un attimo, meglio precisare… non sto parlando di compensi economici, ma di scrivere una storia seguendo il sincero suggerimento di altri.
L’ha fatto Daniele Imperi con un vero e proprio meme, chiedendo ai suoi lettori di regalargli dei temi, delle vere e proprie trame da sviluppare, ed anche Alessandro Girola in forma più lieve, interrogando tramite sondaggio i suoi lettori in merito alla scelta di un avversario per il suo eroe.
Scrivere un libro su commissione può rappresentare un’occasione un’unica per cimentarsi in un esercizio di scrittura alternativo, molto diverso dal solito e decisamente più impegnativo.
D’altro canto l’autore potrebbe giovare di nuove idee e perché no, scoprire freschi filoni narrativi, che non avrebbe magari mai affrontato.
Personalmente e per quanto mi riguarda, al momento tra impegni lavorativi e i numerosi impegni familiari, il tempo a disposizione per la scrittura è davvero risicato; sinceramente non ce la farei ad affrontare ulteriori temi suggeriti o richiesti, pertanto dovrò declinare alla mia stessa domanda…
Tu invece riusciresti a scrivere un libro su commissione?
Scriverei un libro su commissione solo se l’argomento dovesse interessarmi. Va da sé che dovrei avere la sicurezza di non dover subire troppe pressioni esterne.
Ciao Giuseppe,
in effetti non sarebbe facile riuscire a scrivere qualcosa, non attinente al proprio genere letterario… ghostwriter a parte, chi scrive per passione scrive prima per se stesso e poi per gli altri 😉