Scrivere: pianificazione o spontaneità?

Workflow scrittura: pianificazione o spontaneità?

Quando inizi a buttare giù, nero su bianco le idee per il tuo prossimo racconto, come gestisci il tutto: pianifichi ogni evento della trama, personaggi, colpi di scena e così via, oppure ti affidi alla tua spontaneità e scrivi di getto? Caratterialmente sono un tipo molto meticoloso, di conseguenza quando inizio una storia mi piace tenere sotto controllo ogni aspetto, pianificando il tutto prima di iniziare a scrivere.

Ovviamente questa pianificazione comporta un notevole tempo iniziale, tuttavia grazie a Scrivener è molto facile tenere tutto in ordine e a portata di mouse. Una volta completata questa fase però, posso successivamente dedicarmi esclusivamente alla scrittura senza più preoccuparmi del filo logico degli eventi.

 Perché non credo alla spontaneità

Per scrivere serve organizzazione. Serve rileggere ed avere già ben chiaro e figurato in mente, dove si vuole arrivare e soprattutto come. Non c’è spazio per l’improvvisazione: non sei un musicista che deve improvvisare ad un concerto live.

Sulla scrittura: pianificazione o spontaneità?

Scrivere di getto non è contemplato, in quanto dovresti tenere a mente una quantità di informazioni enorme: dialoghi, aspetto fisico dei personaggi, luoghi, comparse e tanto altro. Immagina che lavoro immane, rileggere interi capitoli, semplicemente per ricordarti cosa avevi scritto qualche giorno fa.

Per questo motivo devi organizzare il tuo tempo, in considerazione del fatto che sicuramente avrai anche un altro lavoro e che quindi non puoi permetterti di perdere tempo prezioso. Crea una tua routine operativa ed utilizzala per dare vita ai tuoi ebook.

Inventa il tuo flusso di lavoro

In inglese lo chiamano workflow e serve a dare una impostazione standard alla tua operatività, in modo da poterla poi applicare in ogni tuo successivo lavoro. Di seguito ti propongo un semplicissimo workflow per aspiranti scrittori:

  • prendi un foglio e butta giù la tua idea, nero su bianco
  • definisci i personaggi e le comparse
  • crea una linea temporale e indica le varie fasi della storia, inizio, susseguirsi degli eventi, eventuali intrecci e finale
  • suddividi poi questa linea temporale in periodi definiti, che diventaranno capitoli
  • crea un’ulteriore sotto-linea temporale per ogni capitolo, e trattalo come fosse una piccola storia a sé
  • inizia a scrivere
  • caratterizza i personaggi ed inseriscili nella storia, seguendo le varie linee temporali
  • collega i vari capitoli e rileggi
  • rileggi e correggi

Questa che ti ho indicato potrebbe essere un primo flusso di lavoro, con il quale affrontare lo tsunami di pensieri che ti investe, non appena l’idea per il tuo prossimo racconto, prende forma nella mente.

Tutti coloro che iniziano a scrivere, incappano prima o poi nelle difficoltà relative alla gestione del tempo e del proprio lavoro, ed avere a disposizione qualche punto fermo, può essere di grande aiuto.

E te? Come organizzi il tuo flusso di lavoro…
hai qualche consiglio da darmi?

 

2 commenti

Cosa ne pensi
  • Solo perché tu sei razionale e pianifichi ogni cosa non vuol dire che non esistano persone molto diverse da te. Io sono una di queste persone. Scrivo quasi senza pensarci e devo fare in fretta quando la mia creatività “detta” altrimenti si dilegua nella mente e non la catturo più. Credimi, ho scritto recentemente un mio breve thriller (“i gemelli”) solo seguendo quest’impulso, di notte. So cosa mi ha ispirato: la foto di un collegio rimodernato ma che ha mantenuto la lugubre struttura dei “lagher per infanzia” del settecento. Possibile che non ti sia mai accaduto? E invece è frequentissimo tra gli scrittori: basta una frase, un’immagine e la fantasia ci costruisce intorno. Mi chiedo sinceramente cosa t’ispiri, a questo punto. Per una volta, la domanda te la rivolgo io.

    • Ciao Maria,
      ovviamente sono pienamente cosciente, che nel mondo ci sono persone che la pensano completamente in modo diverso dal mio, ci mancherebbe! Tuttavia in questo post non sto parlando di ispirazione o di fantasia, sto parlando dell’organizzazione personale necessaria a scrivere un libro: personalmente non riesco a scrivere di getto un intero libro e non conosco nessuno in grado di farlo; ho bisogno di prendere appunti, tenere traccia delle relazioni dei protagonisti, del susseguirsi degli eventi, dei dialoghi e della trama in generale.

      La mia non è presunzione, tutt’altro… quello proposto è semplicemente il mio workflow per evitare di disperdere le energie e concentrarmi sull’obiettivo: scrivere un libro. Con le mie domande, chiedo consiglio ad altri scrittori più o meno esperti, per acquisire altre testimonianze e suggerimenti… di te ad esempio ho capito che da una semplice foto, hai tirato fuori un libro, di getto, di notte; io non potrei mai farlo… dovrei prima fare ricerche, buttare giù una trama, delineare le personalità dei protagonisti e così via…

      Mi spiace… ma il tema del post non ha niente a che vedere con ispirazione o fantasia, ed eviterei di risponderti tramite commento, in quanto l’argomento merito un interessante approfondimento a parte: farò un post per rispondere alla tua curiosità e conoscere anche le risposte di altri.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Copyright © 2014-2018 - Carlo Armanni owner Aspirante Scrittore | Cookie - Policy /Privacy